Le blatte sono tra gli infestanti più pericolosi per la salute dell’uomo e rappresentano un veicolo per vari microrganismi patogeni e virus, imbrattano i luoghi che frequentano con le loro feci che possono determinare forti manifestazioni allergiche, possono contaminare derrate di ogni genere e trasmettere in modo indiretto numerose malattie di notevole importanza sanitaria.
Si tratta di insetti capaci di colonizzare svariati ambienti grazie all’enorme capacità di adattamento. Amano i luoghi caldi, umidi e scuri, le zone di riproduzione e diffusione di questo infestante sono sia urbane (impianti della rete fognaria cittadina) che private (reti di collegamento agli impianti fognari urbani, abitazioni, ospedali, locali di lavorazione, mense, ristoranti, panifici, piscine, magazzini di prodotti alimentari, etc.).
La deblattizzazione consiste nel bonificare un ambiente dalla presenza delle blatte, in particolare delle specie più diffuse e pericolose dal punto di vista sanitario, quali la Periplaneta americana (blatta rossa), la Blatta orientalis (scarafaggio nero comune), la Supella longipalpa (blatta dei mobili) e la Blattella germanica (blattella fuochista).
Il primo step da affrontare per questo tipo di trattamento è una accurata ispezione visiva e una analisi preliminare dei luoghi, per determinare il tipo, il grado di infestazione ed il conseguente piano operativo.
Tale operazione, negli ambienti interni, viene condotta attraverso l’uso di specifiche trappole a cattura, attivate con feromoni (sostanze chimiche normalmente prodotte dell’insetto, ma sintetizzate in laboratorio) che talvolta, laddove il livello di infestazione si presenta molto contenuto, svolgono un’attività di lotta diretta e di monitoraggio, poiché riescono a catturare negli ambienti interni le forme neanidali.
Il monitoraggio preliminare, oltre a consentire una valutazione del presumibile livello di infestazione iniziale, rappresenta un fondamentale indicatore dell’efficacia, nel tempo, della strategia di controllo, sulla base di uno specifico piano operativo.
Per gli ambienti esterni, precisamente parliamo di lotta contro tutti i blattoidei che nidificano all’interno delle condotte fognarie (tombini, caditoie, fossa biologica, ecc.), il trattamento viene effettuato attraverso la rinomata tecnica della termo-fumigazione mediante l’utilizzo di automezzi di ultima generazione dotati di impianto termo-nebbiogeno.